Scuole di teatro protagoniste, la mattina del 2 maggio, per la terza giornata di sfida nel segno della legalità per il festival nazionale della legalità teatro scuola “Tale’ Tale’ Talia”, ideato dall’associazione ennese l’Alveare e che gode del patrocinio e del sostegno economico del comune e dell’ Ersu di Enna, dell’ Ars. La giuria, composta dall’attore Carlo Greca (presidente), dalla giornalista Angela Montalto e dall’attrice Patrizia Fazzi, sarà impegnata al teatro Garibaldi a valutare alle 9 e 30 “the chinese whispers” della “Piccola compagnia impertinente” di Foggia. Il teatro di Antonio Maddeo, regista ennese cui è dedicato il festival ed il premio più significativo , torna, questa sera alle con Godot 3.0 , con Alessia Cacciato, Rosario Manusè, Lorenzo Prestipino , Rocco Rizzo con la regia di Patrizia Fazzi. A curare la regia delle immagini Antonella Barbera e Fabio Leone.
Scelta delle musiche e tecnico del suono Valeria Fazzi. ” Il teatro di Maddeo riparte da dove si era fermato – spiega Patrizia Fazzi- ossia da Godot in Sicilia che oggi torna come Godot 3.0. Se ne condivide la scelta di una rappresentazione basata sugli “ultimi.” Gli ultimi di una Sicilia di vagabondi nel “Godot” di Maddeo e di due giovani troppo contemporanei di una qualsiasi altra parte del mondo nella versione 3.0. Di oggi, con la cultura e l’anticultura di oggi. Sempre però, insieme al gigante Becket, nell’analisi della umana condizione dell’attesa in cui vive, da sempre e per sempre, l’uomo.” Non casuale il nome dato alla compagnia “gli imbuti” composta in parte da giovani che hanno vissuto esperienze di precedenti laboratori teatrali dell’associazione l’Alveare proprio a sottolineare ” il travaso di esperienze, di storie, di emozioni, che partono dalla storia di Antonio Maddeo che cambia forma in questo nuovo contenitore e riparte verso il futuro.” Durante la terza serata del festival “Tale’Tale’Talia” di cui è direttore Paolo Patrinicola e condotta da Adriana Tuzzeo, sarà presentato il libro edito da Maurizio Vetri editore con le foto di scena di “Godot 3.0”